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L’art. 246 tuel, difatti, prevede che “alla (delibera) è annessa una specifica relazione dell’istituto di revisione economico-finanziaria che esamina le ragioni…” , ma non specifica se siffatta relazione deve essere annessa antecedentemente o dopo la delibera di dissesto e nemmeno in che maniera va proposta.

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Il TAR Catanzaro ha valutato l’art. 246 tuel stabilendo che è utile la formazione PREVENTIVA della relazione del Collegio dei Revisori Contabili che evidenzi l’esigenza della delibera di dissesto e che esamini le ragioni che hanno determinato siffatta situazione finanziario per l’Ente e analizzi le eventuali risoluzioni.

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Una valutazioni in questi termini già si era evidenziata in ambito dottrinario nei primi anni del 2000 e prescriveva che “ al Consiglio Comunale spetta inoltre per dovere legale, insieme alla sentenza della dichiarazione in esame effettuare l’interpretazione dei motivi che hanno cagionato il dissesto. ”

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Dal provvedimento del TAR, anche se non a livello definitivo, si evidenzia un altro passo avanti in termini di legge.

Difatti, si rileva che il TAR ha voluto stabilire come requisito fondamentale della delibera di dissesto la presentazione preliminare in Consiglio Comunale, con connesso dibattito, della relazione del Collegio dei Revisori che prescrive al Consiglio di asserire il dissesto.

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Mediante la preliminare relazione del Collegio dei Revisori, il Consiglio Comunale, difatti, viene informato dei motivi che hanno condotto l’Ente in dissesto, difendendo la democrazia e la trasparenza dell’istituto, e viene informato, per evitare possibili altre conseguenze future, mediante l’indagine analitica delle motivazioni di squilibrio economico/finanziario come cause del dissesto.

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Altresì, alla base della recente disposizione anti-dissesto emessa dal decreto “Monti” n. 174/2012, la relazione del Collegio dei Revisori dovrà per interezza d’istruttoria giustificare in merito ai motivi che non consentono l’applicazione di un “piano di riequilibrio” dell’Ente, ex art. 243 bis.

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Il decreto Monti, difatti, introduce nel t.u. Enti Locali una nuova “ratio normativa” che ritiene il dissesto dell’Ente come una risoluzione, disastrosa per la Comunità, da scongiurare.

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I nuovi articoli 243 bis e 243 ter, introdotti nel t.u. enti locali dal d.lgs. n. 174/2012, prescrivono che il Comune ha il potere, nel caso in cui si presentino squilibri interni del bilancio capaci di causare il dissesto finanziario, di poter ricorrere, con delibera consiliare, al procedimento di riequilibrio finanziario pluriennale .

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